Ormai solo un miracolo può portare Max Biaggi in Motogp 2006
Thursday, 15 December @ W. Europe Standard Time
Max Biaggi ormai solo un miracolo lo può salvare dal ritiro dalle competizioni.
Il problema principale restano le gomme, ma al contrario di quanto si possa pensare è un problema tutt'altro che facile da risolvere.
Bridgestone dovrebbe stravolgere i piani e gli invenstimenti per il 2006 per riuscire a fornire assistenza e gomme al nostro Max Biaggi.
Quello che forse si considera poco è che quello che pare essere un "solo" pilota in più da seguire e da rifornire di gomme in realtà in termini di organizzazione di uomini e risorse, vuol dire almeno qualche decina di tecnici in più da dedicare non solo al pilota, ma alla nuova filiera produttiva che dovrebbe essere impiantata. Questo comporterebbe il dover rivedere in toto il budget di produzione.
Insomma qualcosa di molto più che "qualche treno di gomme", qualcosa di più simile al dover creare e gestire da zero un nuovo Team di sviluppo, capace di competere a livelli mondiali e per di più tutto questo in brevissimo tempo.
C'era la possibilità Michelin. La casa francese si era dichiarata disponibile a fornire di gomme una moto Kawasaki.
Questo ancora un mese fa. Ma subito c'è stata l'opposizione della Bridgestone che non voleva certo avere il concorrente principale proprio nello stesso Team.
Così ha fatto capire chiaramente a Kawasaki che nel caso Michelin avesse fornito le gomme ad una moto ufficiale, Bridgestone avrebbe sospeso l'intera fornitura alle "verdone" della casa di Akashi.
A questo punto Kawasaki ha dovuto retrocedere e declinare l'offerta del produttore di pneumatici francese.
E come fare a dare torto a Kawasaki, impossibile buttare alle ortiche mesi e mesi di sviluppo con Bridgestone e passare alle Michelin dalla sera alla mattina, per di più anche qui ci sarebbero stati problemi di budget da affrontare e risolvere perchè i due fornitori hanno prezzi completamente differenti. Come se non bastasse Michelin una moto era disponibile a fornirla, 3 moto divenivano un serio problema anche per loro in quella situazione di tempo.
Queste cose solitamente si concordano con mesi e mesi di anticipo, non solo per questioni economiche ma anche per questioni organizzative. Qui si parla di Motogp, non del trofeo amatoriale "amici del motore" con tutto il rispetto per i trofei amatoriali. Non si crederà certo che in un mondo come quello della Motogp dove per limare mezzo decimo, si passano ore ed ore in galleria del vento con l'impiego di ingegneri e tecnici specializzati e solo dopo mesi di lavoro e test, riprogettano la conformazione di una carena, non si crederà si riesca a passare dal non fornire gomme al fornirle per un intera stagione nel giro di poche ore? Questa è utopia allo stato puro e qui giochi di potere contano poco.
I giorni ormai passano inesorabili e in Motogp il tempo è molto prezioso e vitale, specie quando si deve configurare un Team e testare delle moto per la stagione successiva. Capiamo bene l'amore degli appassionati per il pilota e per questo sport, ma i conti con i budget occorre farli. Nessuno butterebbe i propri soldi dalla finestra e possiamo stare certi che non lo faranno ne Kawasaki ne Bridgestone, ne nessun altro.
Ora si è in ampio ritardo su tutto.
Bridgestone ha un reparto corse decisamente più piccolo e con budget minori di quello di Michelin ed è varamente impensabile che possano fornire gomme GP ad una nuova moto partendo ad organizzarsi da oggi.
Max Biaggi questo lo sa bene così come la Camel che se fino ad oggi è stata la colonna portante di tutta l'operazione, ora si rende conto che la cosa è veramente al limite dell'impossibile ma sopratutto a sua volta ha la necessità di pianificare e decidere gli investimenti pubblicitari per il nuovo anno, ed anche in questo caso siamo quasi oltre tempo massimo.
Nella situazione in cui si è arrivati, qui non è più un complotto contro Max a tenere i giochi di tutto, qui ormai non si è più in grado di organizzare un Team ed una moto per una stagione da Motogp.
La cosa alla fine che fa rabbia è saper un pilota dal talento di Max Biaggi appiedato per contrasti caratteriali, che alla fine contano poco per guidare una moto.
E non può che tornare alla mente un altro campione dal carattere impossibile, John Kocinski. Perchè con lui la Honda arrivò ad obbligarlo a non parlare più con i giornalisti di problemi di moto e team ed in cambio gli dettero tutto quello che chiedeva loro? Non si poteva fare lo stesso con Max Biaggi? Chissà se troveremo risposta a questa domanda.
|