dalla gazza
grazie Renato
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Il punto chiave? La curva a 180o»
Il giudizio dell'architetto Hermann Tilke Related Topics
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ISTANBUL Papà di tutti i circuiti dove la F.1 è sbarcata negli ultimi anni - Malesia, Bahrain e Shanghai - Hermann Tilke ha firmato anche il nuovo circuito di Istanbul.
«Ho voluto creare un circuito da percorrere in senso anti orario e che per le sue caratteristiche ricordasse un po' Zeltweg e Spa con due o tre posti perfetti per effettuare le manovre di sorpasso», è il commento dell'architetto tedesco che ha voluto introdurre anche una curva-trabocchetto. «Si tratta del tornante a 180° che non ha un raggio fluido, costante - aggiunge - . E questo rappresenterà per i piloti una sfida supplementare: trovare la traiettoria ideale. Chi riuscirà ad individuarla, sarà in grado di percorrerla in pieno, altrimenti perderà un po' di tempo perché bisognerà compiere un paio di correzioni».
Come in Cina e in Bahrain, Tilke ha poi voluto dare una connotazione locale allo stile delle strutture: «In Bahrain l'elemento dominante è stato il deserto, a Shanghai l'acqua che ricorda il delta di un fiume. Qui ho puntato su alcuni elementi orientali, che non si possono quasi più ammirare in questo Paese ormai decisamente moderno».
Dal punto di vista della sicurezza e dello spettacolo Tilke è convinto di aver fatto il massimo: «Naturalmente c'è sempre qualcuno che trova qualcosa da ridire, ma ho ormai imparato che quando i piloti criticano un circuito è perché è riuscito bene. La fusione tra lunghi rettilinei e curve strette renderà la vita dura ai piloti e felici gli spettatori che vedranno numerose manovre di sorpasso».