L'azzurra vince la finale del concorso generale ai Mondiali, dopo un perfetto esercizio al corpo libero sulle note di Nessun dorma. Un infortunio ha costretto al forfait la campionessa uscente Memmel
Vanessa Ferrari è nata a Orzinuovi il 10/11/90. ReutersAARHUS (Danimarca), 19 ottobre 2006 - La bresciana Vanessa Ferrari alla prima finale mondiale della sua vita, nell'all-around, si è aggiudicata l'oro. Nonostante un'incertezza alla trave, il meraviglioso esercizio al corpo libero (15,500 il punteggio) ha ristabilito le distanze con le avversarie. La 15enne italiana ha chiuso le quattro rotazioni con il punteggio di 61.025, precedendo la statunitense Jana Bieger (60.750) e la rumena Sandra Raluca Izbasa (60.250). Nella prima delle sue quattro finali, la Ferrari ha fatto tutto bene, tranne nella trave (era la terza rotazione) con una caduta dopo un salto con avvitamento. Ma è stato solo un piccolo passo falso in una prova che l'ha vista sempre protagonista, a cominciare dal volteggio (l'unico attrezzo dove non ha centrato la finale), il suo tallone d'Achille intepretato comunque al meglio e chiuso con il punteggio di 14,800. Meglio è andata nelle parallelle asimmetriche, dove ottiene uno strepitoso 15.825 (15.700 nelle qualificazioni) frutto di grinta, precisione, sicurezza e velocità di esecuzione. La lombarda si porta così in testa dopo la seconda rotazione (30.625), con la cinese Pang seconda. Poi la trave, con la caduta che non scalfisce le sue sicurezze (ottima ripresa e una bella uscita): 14.900 il voto, secondo posto generale e un incoraggiamento dal suo tecnico Enrico Casella, "Stai tranquilla". Al corpo libero si compie il capolavoro. La Pang si autoelimina al volteggio con una caduta in uscita, mentre la Bieger esegue un ottimo esercizio e vola in testa. Sulle note di Nessuna dorma il suo esercizio al corpo libero rasenta la perfezione, nessuna imprecisione e una determinazione da ginnasta consumata. I giudici le assegnano 15.500 e la portano sul tetto del mondo.
Prima dell'ultima fatica la bresciana aveva perso la rivale numero uno, la campionessa iridata in carica, la statunitense Chellsie Memmel, costretta a rinunciare all'ultimo atto del concorso generale per un infortunio alla spalla destra. La fuoriclasse nordamericana, che si era qualificata al primo posto seguita proprio dalla Ferrari, si è fatta male mercoledì sera durante l'esercizio alle parallele asimmetriche nella finale a squadre poi vinta dalla Cina. La Memmel era caduta mancando la presa dello staggio basso ma aveva ripreso e portato a termine l'esercizio. Giovedì mattina durante l'allenamento si è accorta di non farcela e nel pomeriggio ha optato per il ritiro. L'iridata cercherà comunque di esserci per la finale al corpo libero di sabato dove troverà ancora Vanessa Ferrari.
In passato le sole medaglie iridate della ginnastica femminile italiana erano state conquistate nel 1950 da Wanda Nuti e Licia Macchini ai Mondiali di Basilea. Le due azzurre furono argento e bronzo alla trave, contribuendo al terzo posto dell'Italia nel concorso a squadre.
Domani la Ferrari cercherà di fare il bis nella finale delle parallele asimmetriche, mentre in campo maschile l'Italia punta su Andrea Coppolino e Matteo Angioletti agli anelli.
Federica Cocchi (gazza)