Le ultime prove della stagione, senza Stoner, terminano con il miglior tempo del Campione del mondo, seguito di un soffio da Pedrosa. E gli altri? Sono sempre su un altro livello
Jerez (SPA) - Valentino Rossi fa segnare un pauroso 1.39.429 che, complice la pista asciutta e la temperatura finalmente accettabile, fa capire chiaramente che la nuova Yamaha sta crescendo molto bene, nonostante quella vecchia, pur con materiale evoluzione, non sia certo scarsa, come conferma il terzo crono di Jorge Lorenzo, seppure a un secondo da Rossi.
"Non servirà a nulla, però chiudere l'anno davanti a tutti ha sempre la sua importanza, soprattutto quando si arriva alla fine di un anno straordinario. Rilassa e fa stare bene". Sentenzia Rossi.
Chi chiude l'anno in progresso è Daniel Pedrosa che promuove la sua nuova Honda RC212V (che ha un motore potente ma più docile, proprio come piace al pilota iberico), è staccato di un soffio da Rossi. Lo spagnolo fa vedere di essere l'unico contendente pronto sulla piazza, oltre ovviamente all'infortunato Stoner.
L'esito di questi test non dice nulla di nuovo: la Moto GP attualmente è fatta da due iperpiloti, da Pedrosa e dal resto del gruppo
Dal quale emergono alla grande i due piloti del team Gresini con le Honda satellite, quindi non ancora pneumatiche. Elias con la Honda sembra rinato e ha girato con una grinta e una passione che fanno parte del suo bagaglio di pilota. De Angelis ha cambiato la moto (nel setting, caricando in maniera pazzesca il retrotreno per trovare trazione) e il tempo è arrivato. Niente male davvero, anche perché il pilota di San Marino era al primo test vero con la nuova squadra di Antonio Jimenez.
Sesta piazza per Nicky Hayden, che saluta il pubblico italiano con un "buone feste" e quello USA con "Buon giorno del Ringraziamento". L'americano è sorridente e soddisfatto della sua nuova situazione. Indubbiamente dopo le difficoltà tecniche delle ultime stagioni in casa HRC e compagni di squadra scomodi, il bell'ambiente Ducati e lo spirito di collaborazione di Stoner (i due vanno d'accordo, per ora almeno…) gli hanno fatto bene. Nicky non è pilota da acuto e si vede che cerca di trovare la base giusta per affrontare una stagione da protagonista. Alle spalle dell'americano c'è una bella sorpresa, Mika Kallio con la Ducati satellite (ma per ora identica a quella dei titolari) del team Pramac. Il finlandese ha spinto con costanza per oltre 50 giri facendo vedere un buon feeling alla seconda uscita con la Moto GP. Insomma non è un oggetto misterioso come poteva sembrare. Non per altro fa meglio della vecchia volpe Colin Edwards che si sta abituando alle Bridgestone dopo una vita da collaudatore Michelin e di un altro veterano, Sete Gibernau che non ha incantato. Sete è ancora un po' arrugginito, magari non ha avuto ancora il click agonistico. Però si vede che lavora con passione e che ha capito una cosa: nella Moto GP di oggi la pagnotta è durissima e passare da quinto a decimo è questione di poco. Decimo come Andrea Dovizioso, forse il pilota che ha deluso di più in questo test. Andrea però va capito: adesso deve lavorare per definire la moto, provare setting, mappature, materiali e lui che ha bisogno di sentirsi al 100% ne soffre. Bocciato no, solo rimandato a Sepang. Ci ha convinto Niccolò Canepa, il vero debuttante che chiude con un distacco onorevole. James Toseland invece è al centro di un giallo: il suo cronometraggio interno dice 1.40.7, quello ufficiale un secondo in più. In ogni caso l'inglese non incanta e inizia una stagione nella quale deve riconfermarsi per non uscire dalla Moto GP.
L'eroe della giornata è Vittoriano Guareschi, test rider Ducati che fa segnare un buon tempo con la moto laboratorio e precede persino Yuki Takahashi che per ora sembra un po' fuori dal passo dei piloti della Moto GP.
Adesso feste, o, come dice Rossi: "Adesso "puf" e sparisco per un po'". Bisogna staccare perché il prossimo anno sarà fatto di grandi battaglie.
Per rivedere in pista i piloti dovremo aspettare il 5 febbraio 2009.
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