Rossi-Ducati l’ultimo amore
Mentre la Honda corteggia Stoner, Vale progetta una nuova straordinaria sfida: ma per il 2011
Dall’inviato
Paolo Scalera
SEPANG - La scenetta merita di essere raccontata: in attesa davanti alla Moto x 2, una Ducati GP6 riadattata biposto per essere guidata, solitamente da Mamola o Guareschi, con un passeggero, c’erano diversi ospiti Marlboro in casco e tuta, visibilmente nervosi. Al loro fianco, per caso, è capitato un pilota della MotoGP. «Non c'è niente di cui preoccuparsi - ha detto loro - vedrete, sarà una esperienza bellissima» .
Rincuorati da Valentino Rossi, sì proprio lui, gli ospiti hanno poi fatto il giro della loro vita sul velocissimo tracciato di Sepang, e per questo dovranno ringraziare la Casa di Borgo Panigale, ma non dimenticheranno mai nemmeno l’incoraggiamento del Fenomeno.
Dove c’è fumo c’è fuoco, avrebbe detto Geronimo, ma non c’è bisogno dello sguardo acuto del capo degli Apache Chiricahua per comprendere che la posizione di Rossi nei confronti di un possibile cambiamento, alla fine del 2010, quando scadrà il suo contratto con la Yamaha, è mutata.
Se infatti alla fine del 2003 decise di non accettare l’offerta della Casa bolognese, preferendogli quella di Iwata, oggi una eventuale trattativa potrebbe avere un epilogo diverso.
E’ questo il motivo per il quale Masao Furusawa, numero uno di Yamaha, domenica ha confermato la sua presenza sui campi di gara anche il prossimo anno:
« E anche nel 2010 la mia priorità sarà essere in MotoGP al fianco di Valentino Rossi. Ci comprendiamo bene, posso dire che siamo diventati amici, per questo gli ho già chiesto di finire la carriera con noi. Ovviamente vorremmo che continuasse a correre, ma questa è una sua decisione. Ci farebbe piacere però che rimanesse un uomo Yamaha fintantoché corre» .
Il desiderio di Furusawa è comprensibile: la Yamaha, che ha già in casa Giacomo Agostini, sa che il valore del pesarese sul mercato è elevatissimo. Il problema è un altro: non potrà alzare più di tanto l’asticella per tenerselo. Un problema, invece, che potrebbe non riguardare la Marlboro.
«Credo che per voi giornalisti il 2010 sarà particolarmente interessante - ha detto Valentino domenica, fra un discorso e l’altro -
Con il mio contratto in scadenza assieme a quello di Lorenzo, Stoner e Pedrosa, ci sarà da scrivere! Io mi sento un uomo Yamaha, ma deciderò nell’estate del prossimo anno cosa fare in base alla situazione del momento» . Non ha torto, Rossi. Oggi la casa messa meglio è la Yamaha, che ha in squadra tre piloti fortissimi: Rossi e Lorenzo, con un accordo valido sino a fine 2010, e Ben Spies, il cui contratto si prolunga sino a fine 2011. Con la necessità di inserire il texano, che è diventato campione del mondo della Superbike al primo tentativo domenica in Portogallo, in prima squadra nel 2011, ci sarà solo un secondo posto disponibile. E Jorge Lorenzo per allora avrà solo 23 anni, contro i 31 finiti di Valentino.
Inoltre è da un po’ che circola anche un’altra voce: quella che vorrebbe Casey Stoner corteggiato dalla Honda. L’australiano, infatti, è caratterialmente più vicino di Lorenzo all’Hrc. E la Casa nipponica non ha dimenticato cosa è stato capace di fare con una RC212V standard l’anno dell’esordio.
Come direbbe Geronimo, dove c’è fumo c’è fuoco.
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