DA RACERGP
La Ducati con Troy Bayliss ha realizzato il miglior tempo nella prima sessione di qualifica del secondo round del Mondiale Superbike in programma sullo spettacolare tracciato di Phillip Island.
Troy Bayliss ha messo in fila le Honda del brasiliano Alex Barros e del britannico James Toseland, e la Suzuki del suo grande rivale e connazionale Troy Corser.
I quattro protagonisti della sessione sono racchiusi in appena 4 decimi di secondo ed è scontato prevedere due manche di grandissimo equilibrio e spettacolo.
“E’ andato tutto bene, la Ducati è posto e sono riuscito a fare anche una decina di giri consecutivi più o meno allo stesso ritmo del mio miglior passaggio” ha dichiarato Bayliss. “Per adesso sono davanti ma Corser alla fine arriverà.”
E saranno sicuramente scintille tra questi due grandi campioni che si sono già affrontati duramente sabato scorso in Qatar. In quella occasione ha vinto Corser ma Bayliss, leader del campionato con due secondi posti all’attivo, cerca rivincita.
ECCO BARROS - Il brasiliano ex MotoGP approda nei quartieri nobili della classifica. “Ho fatto il tempo dietro a Bayliss, la Ducati è molto veloce e lui guida benissimo” ha ammesso Barros. “Io posso fare qualche giro a quel ritmo ma per la gara non sono ancora al suo livello. Spero di poterci arrivare. Mi hano sorpreso molto le gomme Pirelli, vanno veramente bene.
Inoltre in Superbike le gomme sono limitate e la vita del pilota è molto più facile rispetto alla MotoGP. Ho già un’idea della copertura che utilizzerò in corsa.” Sempre in casa Honda continua il buon momento di James Toseland, terzo e galvanizzato dal successo ottenuto sabato a Losail.
CADE CORSER - Nelle prime fasi della sessione Troy Corser è anche incappato in una scivolata al tornantino che però non è stata violenta. L’australiano è subito ripartito con la stessa moto continuando le prove senza problemi.
L’altra GSX-R di Yukio Kagayama è quinta: qui il giapponese è partito in pole lo scorso anno. Stupisce anche il sesto tempo della Petronas guidata magistralmente dal mastino australiano Steve Martin, sempre efficacissimo su questo difficile tracciato.
CHILI NONO - Il 41enne bolognese anche oggi è stato il migliore dei piloti italiani. Incoraggiante anche l’inizio di Roberto Rolfo che è undicesimo: la Ducati Caracchi del piemontese è risultata la più veloce in rettilineo con 307 km/h.
Nel Mondiale Superbike, grazie ad un regolamento tecnico particolarmente azzeccato, anche le squadre private come il team Caracchi dispongono di un potenziale notevole per ambire alle posizioni di vertice. E’ andato molto forte anche Ivan Clementi che all’inizio della sessione è stato quinto, poi si è dovuto fermare per un guasto e si è ritrovato dodicesimo. Giornata grigia per i giovani Lanzi e Fabrizio che al momento sono fuori dall’area Superpole.
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