Con 11 titoli mondiali, cinque ori olimpici e 13 record
l'australiano è tra i grandissimi della vasca di tutti i tempi
"Il nuoto, una coperta di Linus"
"Ha smesso di essere la priorità. Sono emozionato per le cose ancora da fare"
SYDNEY - Ian Thorpe si ritira dalle gare ad appena 24 anni. Con 11 titoli mondiali, cinque ori olimpici e 13 record mondiali, l'australiano è tra i grandissimi del nuoto.
L'annuncio è stato dato in un'affollatissima conferenza stampa a Sydney in cui lo "Squalo" ha spiegato che il nuoto ha smesso di essere la cosa più importante della sua vita. "Sono emozionato perché vedo tutta la mia carriera scorrermi davanti agli occhi, ma al tempo stesso c'è eccitazione per le cose che mi appresto a fare", ha dichiarato un Thorpe rilassato e con un filo di barba. "Puoi nuotare vasca dopo vasca - ha spiegato il campione - e poi all'improvviso metti la testa fuori e ti accorgi di cosa c'è intorno".
Thorpe, popolarissimo in tutto il mondo per il suo fascino, oltre che per le sue imprese in vasca, si era già preso un anno sabbatico dopo il trionfo ai Giochi di Atene del 2004, in cui vinse l'oro nei 200 e 400 stile libero. Il suo ritorno alle gare era stato ritardato però da problemi fisici e dalla mancanza di motivazioni.
"Thorpedo" ha ammesso di essere "decisamente troppo giovane" per smettere ma ha detto che "si deve festeggiare": "Ho avuto una grande carriera, non è il momento migliore per lasciare lo sport, ma è andata così". Sul suo futuro non si è sbilanciato, scherzando che "se c'è qualche offerta per un ex olimpionico", allora potrebbe prenderla in considerazione.
Alla domanda se vi sia una possibilità di un suo ritorno per le Olimpiadi di Pechino del 2008, ha risposto: "Non lo escludo, non escludo mai nulla, ma non accadrà".
Thorpe ha spiegato che sarebbe stato più facile per lui attendere i mondiali di marzo prima di ritirarsi, ma ha temuto che il nuoto diventasse una sorta di "coperta di Linus" per non affrontare la vita.
I suoi fan in giro per il mondo lo amano. Il premier australiano John Howard, in visita a Vienna, ha affermato che Ian è "un bravo ragazzo" e "milioni di australiani ricorderanno le sue meravigliose imprese individuali".
(21 novembre 2006)