Un mio amico mi ha iscritto ad un torneo di calciobalilla insieme a lui ...



Se c'è una cosa dove sono negato (oltre al calcio vero e proprio) è il calciobalilla ...

Però me lo ha chiesto, e mica potevo lasciarlo da solo ...
Sono un animo buono e gentile, oltre che un rude motociclista

Intanto andrò a fare giretti in moto, tamto per tenere allenati i polsi. Non vorrei fare la fine di Stoner

Vi tengo informati

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METEOROLOGO E CONSULENTE CINOFILO

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Lo Zio Tazio

"Io vi daró tutto ... basta che non domandiate nulla!"

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giocavo tutti i giorno a biliardino, dopo la scuola si andava al circolo e con 50 lire si giocava per ore .... bastava averne altre 100 per tener bloccato il pistone che liberava le palline e si giocava a sbafo finché non veniva Bizza, il padrone del bar, a prenderci le nostre 100 lire;
altre volte si mettevano un par di cenci dentro le buche per recuperare le palline, oppure si scassinava la serratura del biliardino e si manometteva il meccanismo che liberava le palline.
Se nessuno c' aveva un soldo in tasca si giocava a brisca scopa e tresette, oppure a quadrigliati, ma il nostro vero divertimento era il biliardino.
Io giocavo all' attacco, e quando giocavo col mio amico Rodolfo in porta eravamo imbattibili.
Rodolfo tirava delle pisane coi terzini che erano una roba da far paura, almeno una volta su due faceva gol, e allora chi giocava contro di noi voleva sempre che si giocasse senza tirar di pisana, ma solo coi ganci;
ma anche coi ganci di terzino rodolfo era micidiale, ci scavava le buche nelle porte dei nostri avversari!
Io stavo sempre all' attacco, e me la cavavo parecchio bene di mediana, ero bravo a fare gol di sponda con la mediana, un po' meno coi ganci dell' attacco... eggiá, con l' attacco le pisane erano sempre proibite, altrimenti era troppo facile fare gol, e spiazzare la difesa solo di gancio mica era uno scherzo, anche perché eravamo tutti dei "professionisti".
Io oltre che a far gol di sponda mi ero specializzato a far gol di mediana col passaggio all' indietro dell' attacco, ma dopo un pó l' avversario capiva il trucco e mi marcava stretto impedendomi il passaggio all' indietro, ma per fortuna c' era sempre rodolfo che risolveva la situazione con uno dei suoi bolidi di terzino ...
chi giocava in porta contava piú di chi stava all' attacco, un buon difensore come rodolfo era una garanzia di vittoria, e dopo anni giocando insieme eravamo affiatati come pochi.
Con rodolfo si vinse non so quanti tornei, al punto che alle volte non accettavano nemmeno che noi due ci si iscrivesse insieme ...
s' era cominciato a giocare insieme alle elementari e si continuó fino alla fine del liceo,
poi con l' universitá ci si perse di vista.
All' universitá Rodolfo si ammaló.
Non l' ho piú rivisto, mi dissero che era diventato l' ombra del Rodolfo con cui giocavo a biliardino, la malattia gli aveva sconvolto la mente.
Son passati tantissimi anni, una vita, nemmeno so se é ancora vivo,
ma preferisco ricordarmelo come era quando eravamo ragazzini e tirava quelle sue pisane micidiali che facevano incazzare a morte i nostri avversari.

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chedè una pisana?

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azzz....

... e se io mi munissi di auricolare e tu mi dessi dei suggerimenti in diretta?

Ho capito cosa sono pisane e ganci, ma per far gol, più che capire penso che l'unica soluzione sia tanto allenamento .... corro al Mugello a fare i test

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io sono sempre stato una schiappa in tutti gli sport, tutti!, un vero peracottaro

il biliardino a coppie é stato l' unico nel quale ero a livelli eccellenti, a patto di giocare col mio amico Rodolfo, ovvio;
eravamo arrivati al punto che era difficile trovare chi accettasse di giocare contro noi due,
quando per far contenti gli amici non giocavamo insieme eravamo sí dei buoni giocatori, ma tutt' altro che imbattibili, ma insieme eravamo cosí affiatati che quando rodolfo tirava una pisana o un gancio coi terzini io sapevo sempre dove e come l' avrebbe tirata, e mi preparavo marcando la difesa avversaria perché se per caso paravano il tiro di rodolfo io glielo ribadivo in porta

ah!, dimenticavo, spesso e volentieri si giocava al volo, nel senso che era proibito fermare la palla per fare tiri piazzati, anche ganci e pisane andavano fatti alla volee, perché a farli a palla ferma dopo essersela aggiustata sul piede era troppo facile fare gol


quando andai all' universitá continuai a giocare, ma la magia svaní, non trovai mai il partner giusto, vincevo una partita si e una no, cosí un poco alla volta mi venne a noia e smisi

il biliardino é un gioco d' altri tempi, non credo che oggi ci sia gente che lo giochi assiduamente e con accanimento come si faceva allora

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C'è perfino il campionato nazionale !!!!



e pure quello mondiale !!!!!





Qui una partita del nostro Marco Bertelli contro Jamal Allalou (1° nel ranking mondiale)

http://www.youtube.com/watch?v=swsQuGTLtbs

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mi hai fatto venire in mente un ferragosto di una quindicina di anni fa.
eravamo in liguria, ad albissola: come tutti gli anni eravamo presissimi dalle nostre battaglie di gavettoni.
proprio sotto la piscina, c'era un campo di calciobalilla, con cui erano intenti a giocare tre o quattro squadre di adulti (almeno sui quarant'anni).

ovviamente, trattandosi di una piscina all'aperto, ogni tanto qualche spruzzo o secchiata tirata male finiva su quelli di sotto, che a un certo punto cominciarono a inveire e insultare i ragazzini che, come me, si stavano divertendo in piscina.

per tutta risposta mio padre, allora già quasi cinquantenne, che si divertiva forse più di noi a fare gavettoni alla gente, andò quatto quatto dal figlio (avrà avuto 6-7 anni) di uno dei giocatori, e gli disse "ti regalo un gelato se vai a fare un bel gavettone al tuo papà".
il bimbo, tutto contento, si armò di un secchio grande quasi quanto lui e letteralmente annegò suo padre e i suoi compagni di gioco, tra le risa di scherno di mezza spiaggia.

purtroppo quel signore dimostrò la stessa intelligenza degli omini del biliardino, perchè per tutta risposta prese il figlio e lo portò a casa in castigo. e non volle sentire ragioni!

il giorno dopo però il gelato glielo pagammo...

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C'è stato un periodo durante il quale giocavamo a biliardino con la... frutta.
Noci (finchè non si rompevano, allora le mangiavamo), patate (quelle piccole), susine, palline di querce, pesche, ecc ecc.
Il vantaggio era che le procuravo io ed erano gratis, inoltre le traiettorie erano più imprevedibili ed il gioco più creativo.
Gli svantaggi erano che ogni volta dovevi cambiare posto e biliardino, perchè in poco tempo il campo da gioco... come dire... si sporcava un po'!
Naturalmente non si poteva tornare nello stesso posto, almeno non troppo presto, altrimenti avrebbero potuto riconoscerci.
Naturalmente le palline originali venivano trasferite nel biliardino del ns bar.
Che tempi!